Con il trasferimento a Milano, dove morì nel 1993, ampliò le prospettive divenendo parte della vivace vita culturale della città, anche come artista della Società delle Belle Arti (La Permanente), partecipando alle iniziative della Famiglia Artistica Milanese – del cui Consiglio fece anche parte – e dell’UCAI e alle esposizioni nelle gallerie più note e nelle più prestigiose sedi espositive (Palazzo Reale, l’Angelicum, San Sempliciano…)
Soggiornò lungamente in Francia, dove risiedono ancora alcuni parenti, in Belgio e in Olanda, acquisendo notorietà anche all’estero per la sua inconfondibile tecnica.
Elaborò la sua espressione pittorica attraverso l’osservazione attenta e ispirata della realtà della vita e della natura, da cui seppe trarre immagini vive e intense di affascinanti figure femminili, di pensosi ritratti scavati dall’interno, di dolci paesaggi distesi all’orizzonte, di limpide marine, di cieli luminosi e di fresche nature morte o di mosse composizioni di oggetti vari. (E. Mastrolonardo)
L’artista” ha rivolto la sua attenzione ai delicati caratteri del japonisme, come emerge in modo evidente in un ritratto della nuora in kimono degli anni ‘40 e in varie altre opere: dal ritratto della fanciulla giapponese, […] alle teste di manichino bluastre, suggestive icone di “androgini” samurai, […] alle stampe di haiku su paesaggi rosati, così in voga negli ambienti intellettuali europei, a partire dagli anni Venti, da influenzare dichiaratamente poeti del calibro di Ungaretti, D’Annunzio e Ezra Pound.” (Silvia Rossi)
“Nella produzione sacra della Zandavalli, che diviene sempre più importante a partire dagli anni ’50 (come testimoniano, tra le altre, le prestigiose partecipazioni alle collettive di “Arte sacra”di San Paolo del Brasile nel ’51 e all’Angelicum di Milano fra il ’49 e il ’62), si evidenzia invece la conoscenza di esponenti del “primitivismo spiritualista” diffuso in ambito trentino nei primi tre decenni del secolo scorso, soprattutto di Tullio Garbari, a cui sicuramente la pittrice si rifà nella Madonna di San Paolo”. (Silvia Rossi)
Nota pittrice figurativa, ritrasse personaggi del mondo dello spettacolo e della vita politica. Tra le opere più famose, il ritratto all’ex regina Maria José, ad Alcide De Gasperi, scelto personalmente dallo statista, alla cantante lirica Giulietta Simionato, all’imperatrice Farah Dibah. Nella tecnica dei colori a pastello conseguì risultati del tutto originali che la resero famosa soprattutto all’estero: sue opere si trovano a Bruxelles, Teheran, Addis Abeba, Parigi, Buenos Aires, San Paolo del Brasile, in Vaticano, alla corte belga, al Centro De Gasperi di Milano, a Palazzo Reale, in varie cattedrali e in collezioni pubbliche e private.
In più di cinquant’anni di attività partecipò alla vita artistica nazionale e internazionale, ad esempio alle Biennali di Verona e alla Biennale di Arte Antica e Moderna di Monza, Nazionali di Gulianova, al Premio Ramazzotti Milano 1957, Biennale d’Arte Sacra Vigevano 1962, a Palazzo Firenze a Roma 1970, al XIV Premio Nazionale Fidapa Milano 1978, conseguendo anche numerosi premi di grande prestigio: Premio San Paolo del Brasile 1951, Ambrogino d’oro conferito dal Comune di Milano, Medaglia d’oro “ Arte al Castello” Pavia 1975 , 1° Premio Nazionale “Gaudenzio Ferrari” 1978, Medaglia d’oro e nomina ad Accademico di Italia 1978, Premio Lario 1979, Premio Nazionale “Gaudenzio Ferrari”- Premio Presidente della Repubblica 1979, 1° Premio Artisti Milanesi Associati 1979, Cesare d’oro al merito artistico Verona 1982, Premio Internazionale “Nettuno d’oro” 1982, Targa d’argento alla Rassegna “Anni Trenta” Nova Milanese 1983, Diploma di Merito per la promozione della Cultura Italiana 1985, Riconoscimento del Parlamento Europeo e dell’ A.S.P.A. 1986.
Citiamo inoltre la Laurea Honoris Causa in Art Discipline conferitale, per meriti artistici, dalla North West Londra University.
Ha esposto in sedi italiane prestigiose. Tra le più note: la Società di Belle Arti di Verona, la Società di Belle Arti di Milano, l’Angelicum di Milano, la Nazionale di Verona, Palazzo Firenze a Roma, la Chiesa di San Sempliciano a Milano, il Castello di Pavia, Palazzo Guicciardini a Milano. Ha collaborato con note gallerie italiane: la Galleria UCAI di Brescia; la Galleria UCAI Centro De Gasperi di Milano; la Bolzani, Barbaroux, Grande, Guastalla, Gavioli, Baguttino a Milano; la Solenghi a Como; La Cornice e Ghelfi a Verona; Il Grifo a Bari; La Valigia a Venezia
Critici: V. Costantini, R. De Grada, M. Portalupi, M. Lepore, R. Viviani, M. Monteverdi, L. Borgese, E. Bracchi, G. Martucci, G. Da Via, L.Longa, A. Kesler, E. Mastrolonardo, F. Honegger, D. Villani.