Italo Bressan nasce a Vezzano, in provincia di Trento, nel 1950. Nel 1962 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, presso la quale si diploma nel 1974 e dove inizia a insegnare Pittura nel 1983.
Nel 1992 ottiene la cattedra di Pittura all’Accademia Albertina di Torino e a partire dal 2002 torna a Milano, all’Accademia di Brera, per ricoprire l’incarico di titolare del corso di Pittura. Attualmente vive e lavora tra Milano e Trento.
Fin dalla metà degli anni Settanta, la sua ricerca si svolge attorno a una riflessione sugli elementi fondanti della pittura: forma e colore. La forma si materializza attraverso il colore che è protagonista e costante fulcro del suo lavoro: dato per stesure sovrapposte e per contrasti cromatici e luminosi, crea un senso di trasparenza e una suggestione di vibrante sospensione.
Tra il 1985 e il 1987, Bressan indirizza la sua ricerca sulla componente strutturale del dipinto, nel quale si intravedono, seppur sfuggenti, delle parti di disegno, che vanno a formare una specie di costruzione: solide architetture, dai contorni apparentemente inesistenti, evidenziano il mutare del supporto, ottenuto dall’assemblaggio di tele, tavole o vetri, che rendono ancora più articolato il rapporto dell’opera con lo spazio e in cui le ombre assumono un ruolo primario. Il disegno è un’attività parallela che l’artista porta avanti in maniera costante e autonoma rispetto alla produzione pittorica.
La poetica dell’artista insegue i contrasti tra negativo e positivo, tra sotto e sopra e tra luce e ombra, che diventano predominanti verso la fine degli anni Novanta, in particolare in quei lavori dove l’utilizzo contestuale di carta e vetro nel supporto rafforza il contrasto coloristico e il concetto di doppio e di opposizione.
L’attenzione ai materiali e alla loro interazione definisce tre momenti all’interno della produzione di Bressan e allo stesso tempo delinea il filo rosso della sua ricerca: dalla pittura su tavola, l’artista passa alla pittura su vetro, per poi approdare negli ultimi anni all’utilizzo di garze e veli. Dal 2016 in particolare l’uso del tulle, un materiale a lui caro da sempre, caratterizzerà una serie di opere intitolata Anime, che convogliano riflessioni e rimeditazioni sulle sue opere precedenti.
Nel corso della sua carriera, l’artista ha esposto in numerose mostre personali e importanti rassegne: , tra cui Linee della Ricerca in Italia 1960/1980 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’XI Quadriennale di Roma (1986) e la 54a Biennale di Venezia (2011), nel Padiglione Lombardia a Palazzo Te a Mantova, curato da Vittorio Sgarbi; le sue opere sono state presentate in esposizioni collettive organizzate da prestigiose istituzioni, come il Kunstverein di Francoforte, il Forum di Amburgo, il Grand Palais di Parigi, la Galleria Kodama di Osaka, lo Yuzi Paradise di Shangai, l’Istituto di Cultura di Los Angeles, il PAC di Milano, la Galleria Civica di Modena, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la Galleria Civica e Palazzo delle Albere di Trento, il Palazzo della Permanente di Milano, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Ha inoltre partecipato a importanti fiere d’arte, tra cui Art Basel nel 1989 e 1992.
Principali Mostre personali:
1973 Studio Occhio, Milano 1974 Studio Modern Art, Milano – 1975 Galleria Soligo, Roma – 1976 Icaro e la disobbedienza, Galleria Soligo, Roma – 1978 Studio Ennesse, Milano; Galleria Soligo, Roma – 1979 Studio Ennesse, Milano; Galleria Plurima 1, Udine – 1981 Studio Ennesse, Milano – 1982 Galleria Zona, Firenze; Studio Tre Architettura, Milano – 1983 Galleria Dossi; Bergamo; Galleria Lorenzelli, Milano – 1985 Galleria Pero, Milano – 1986 Galleria Mèta, Bolzano; Galleria Rossanaferri, Modena – 1987 IV Festival Arte- Musica-Teatro, Villa Faraldi (IM) – 1988 Galleria Stevens, Padova; Galleria Rossanaferri, Modena; Galleria Peccolo, Livorno; Antonio Violetta & Italo Bressan, Studio G7, Bologna; Valente Arte Contemporanea, Finale Ligure; Galerie Dohmen, Frankfurt – 1989 Galleria 2 E, Suzzara (MN); Forum ’89-Valente Arte Contemporanea, Hamburg; Studio Fornaresio, Torino – 1990 Galerie Am See, Zug; Galleria Paola Stelzer, Trento; Galleria Mèta, Bolzano; Profili, Raccolta del Disegno Contemporaneo, Galleria Civica, Modena – 1991 Decouvertes’91 Grand Palais, Valente Arte, Paris – 1992 Galerie Kreiter Kuhnt, Mainz – 1993 Galerie Zellweger, Basel; Galleria Montrasio, Monza – 1996 Italo Bressan Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento; Galleria Il Salto del Salmone, Torino -1997 Galerie Nothburga, Innsbruck – 1998 Galerie Untermturm, Stuttgard – 2000 Galleria Arte 92, Milano; Galleria d’arte Il Cenacolo, Trento – 2001 Università degli Studi, Facoltà di Economia, Trento – 2004 Galleria Arte 92, Milano; Palazzo Libera, Villa Lagarina (TN) – 2005 Frankfurter Westend Galerie, Frankfurt am Main – 2008 Italo Bressan espone per Camelot, Milano – 2009 Galleria Goethe, Bolzano – 2015 Nuovi Alfabeti, a cura di C. Cerritelli, Studio Masiero, Milano – 2016 Arclinea, Bruxelles; Trasognata visione, Galleria Disegno, Mantova – 2017 Anime, MAG Museo Alto Garda, a cura di Daniela Ferrari, Riva Del Garda – 2018 Il tempo – le forme, a cura di Gabriele Lorenzoni Castello di Kastelbel (BZ) – 2019 Della luce nell’ombra, a cura di Claudio Cerritelli, Biblioteca dell’Accademia di Brera, Milano. – 2020 Galleria Monopoli, Milano.- 2022 Galleria Paolo Tonin, Torino.
Nel 1992 ottiene la cattedra di Pittura all’Accademia Albertina di Torino e a partire dal 2002 torna a Milano, all’Accademia di Brera, per ricoprire l’incarico di titolare del corso di Pittura. Attualmente vive e lavora tra Milano e Trento.
Fin dalla metà degli anni Settanta, la sua ricerca si svolge attorno a una riflessione sugli elementi fondanti della pittura: forma e colore. La forma si materializza attraverso il colore che è protagonista e costante fulcro del suo lavoro: dato per stesure sovrapposte e per contrasti cromatici e luminosi, crea un senso di trasparenza e una suggestione di vibrante sospensione.
Tra il 1985 e il 1987, Bressan indirizza la sua ricerca sulla componente strutturale del dipinto, nel quale si intravedono, seppur sfuggenti, delle parti di disegno, che vanno a formare una specie di costruzione: solide architetture, dai contorni apparentemente inesistenti, evidenziano il mutare del supporto, ottenuto dall’assemblaggio di tele, tavole o vetri, che rendono ancora più articolato il rapporto dell’opera con lo spazio e in cui le ombre assumono un ruolo primario. Il disegno è un’attività parallela che l’artista porta avanti in maniera costante e autonoma rispetto alla produzione pittorica.
La poetica dell’artista insegue i contrasti tra negativo e positivo, tra sotto e sopra e tra luce e ombra, che diventano predominanti verso la fine degli anni Novanta, in particolare in quei lavori dove l’utilizzo contestuale di carta e vetro nel supporto rafforza il contrasto coloristico e il concetto di doppio e di opposizione.
L’attenzione ai materiali e alla loro interazione definisce tre momenti all’interno della produzione di Bressan e allo stesso tempo delinea il filo rosso della sua ricerca: dalla pittura su tavola, l’artista passa alla pittura su vetro, per poi approdare negli ultimi anni all’utilizzo di garze e veli. Dal 2016 in particolare l’uso del tulle, un materiale a lui caro da sempre, caratterizzerà una serie di opere intitolata Anime, che convogliano riflessioni e rimeditazioni sulle sue opere precedenti.
Nel corso della sua carriera, l’artista ha esposto in numerose mostre personali e importanti rassegne: , tra cui Linee della Ricerca in Italia 1960/1980 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’XI Quadriennale di Roma (1986) e la 54a Biennale di Venezia (2011), nel Padiglione Lombardia a Palazzo Te a Mantova, curato da Vittorio Sgarbi; le sue opere sono state presentate in esposizioni collettive organizzate da prestigiose istituzioni, come il Kunstverein di Francoforte, il Forum di Amburgo, il Grand Palais di Parigi, la Galleria Kodama di Osaka, lo Yuzi Paradise di Shangai, l’Istituto di Cultura di Los Angeles, il PAC di Milano, la Galleria Civica di Modena, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la Galleria Civica e Palazzo delle Albere di Trento, il Palazzo della Permanente di Milano, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Ha inoltre partecipato a importanti fiere d’arte, tra cui Art Basel nel 1989 e 1992.
Principali Mostre personali:
1973 Studio Occhio, Milano 1974 Studio Modern Art, Milano – 1975 Galleria Soligo, Roma – 1976 Icaro e la disobbedienza, Galleria Soligo, Roma – 1978 Studio Ennesse, Milano; Galleria Soligo, Roma – 1979 Studio Ennesse, Milano; Galleria Plurima 1, Udine – 1981 Studio Ennesse, Milano – 1982 Galleria Zona, Firenze; Studio Tre Architettura, Milano – 1983 Galleria Dossi; Bergamo; Galleria Lorenzelli, Milano – 1985 Galleria Pero, Milano – 1986 Galleria Mèta, Bolzano; Galleria Rossanaferri, Modena – 1987 IV Festival Arte- Musica-Teatro, Villa Faraldi (IM) – 1988 Galleria Stevens, Padova; Galleria Rossanaferri, Modena; Galleria Peccolo, Livorno; Antonio Violetta & Italo Bressan, Studio G7, Bologna; Valente Arte Contemporanea, Finale Ligure; Galerie Dohmen, Frankfurt – 1989 Galleria 2 E, Suzzara (MN); Forum ’89-Valente Arte Contemporanea, Hamburg; Studio Fornaresio, Torino – 1990 Galerie Am See, Zug; Galleria Paola Stelzer, Trento; Galleria Mèta, Bolzano; Profili, Raccolta del Disegno Contemporaneo, Galleria Civica, Modena – 1991 Decouvertes’91 Grand Palais, Valente Arte, Paris – 1992 Galerie Kreiter Kuhnt, Mainz – 1993 Galerie Zellweger, Basel; Galleria Montrasio, Monza – 1996 Italo Bressan Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento; Galleria Il Salto del Salmone, Torino -1997 Galerie Nothburga, Innsbruck – 1998 Galerie Untermturm, Stuttgard – 2000 Galleria Arte 92, Milano; Galleria d’arte Il Cenacolo, Trento – 2001 Università degli Studi, Facoltà di Economia, Trento – 2004 Galleria Arte 92, Milano; Palazzo Libera, Villa Lagarina (TN) – 2005 Frankfurter Westend Galerie, Frankfurt am Main – 2008 Italo Bressan espone per Camelot, Milano – 2009 Galleria Goethe, Bolzano – 2015 Nuovi Alfabeti, a cura di C. Cerritelli, Studio Masiero, Milano – 2016 Arclinea, Bruxelles; Trasognata visione, Galleria Disegno, Mantova – 2017 Anime, MAG Museo Alto Garda, a cura di Daniela Ferrari, Riva Del Garda – 2018 Il tempo – le forme, a cura di Gabriele Lorenzoni Castello di Kastelbel (BZ) – 2019 Della luce nell’ombra, a cura di Claudio Cerritelli, Biblioteca dell’Accademia di Brera, Milano. – 2020 Galleria Monopoli, Milano.- 2022 Galleria Paolo Tonin, Torino.
Affioramenti, Italo Bressan, 2020, Olio su carta